Tra le varie espressioni del tiro sportivo, figura anche quello dinamico che include diverse categorie, suddivise in base alla tipologia di arma utilizzata.
Il tiro dinamico sportivo è una disciplina nata recentemente che per- mette al tiratore di vivere emozioni intense, migliorare il benessere psico-fisico, allenare la concentrazione e diminuire lo stress. Inizialmente praticata in Usa, successivamente si è diffusa nel resto del mondo. In Italia risale al 1986 la nascita delle prime Associazioni di tiro pratico sportivo, nome modificato poi in tiro dinamico sportivo nella seconda metà degli anni ’90 del secolo scorso.
La disciplina è regolamentata a livello internazionale dalla International Practical Shooting Confederation (I.P.S.C.) e a livello nazionale dalla Federazione italiana tiro dinamico sportivo (FITDS), capitanata da Fabrizio Pesce.
A differenza del tiro a volo e di precisione, nel tiro dinamico sportivo l’atleta si trova a dover fare diversi scatti di corsa, cambi di direzione repentini, spari in condizioni differenti in base al bersaglio e a mantenere diverse posizioni di tiro. Per questo motivo una buona programmazione dell’allenamento (preparazione fisica, tecnica e mentale) svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento della massima performance dell’atleta. Nel tiro dinamico sono presenti diverse categorie sportive, divise in base alla tipologia di arma utilizzata (Rifle, Pcc, Handgun, Shotgun). Descriveremo in primis la tecnica di tiro Shotgun. Può essere divisa in due punti principali: imbracciata e puntamento.
Figura 1: Campione Italiano Standard 2019 Christian Remonato, volto a sparare una serie di colpi consecutivi ad un bersaglio di media distanza durante l’ultimo Mondiale in Francia.
L’IMBRACCIATA: per eseguire correttamente l’imbracciata risulta molto importante gestire:
- la posizione dei piedi: una posizione corretta dei piedi serve per man- tenere l’equilibrio e la stabilità del corpo durante lo sparo. La gestione del peso del corpo sulla gamba del lato debole è fondamentale, perché la stessa fungerà da fulcro alle forze di rinculo;
- la posizione del viso sul calcio: un buon contatto tra il viso e la pala del calcio è fondamentale per evitare un eccessivo impennamento dell’arma, mantenere una linea di mira costante tra un colpo ed il successivo e diminuire gli effetti dolorosi del rinculo sullo zigomo.
- La posizione delle mani sull’arma: devono essere posizionate in modo più costante possibile tra i diversi spari. Durante il caricamento in velocità bisogna mantenere la mano dell’astina il più avanti possibile, così da non intralciare il movimento della seconda mano;
- la posizione del calcio sulla spalla: per evitare un impennamento eccessivo dell’arma ed una perdita della linea di mira è necessario appoggiare con vigore il calciolo del fucile tra il pettorale ed il deltoide.
Figura 2: campione Italiano Standard Manual 2019 Pierfrancesco Pasini, volto a sparare una serie di colpi consecutivi mentre l’arbitro internazionale e coordinatrice del Be Team Silvia Bussi, controlla il tempo trascorso e se il bersaglio viene colpito.
IL PUNTAMENTO: è la fase di mira prima dello sparo e viene effettuato con la bindella.
Per i tiri vicini e di media distanza svolge un ruolo fondamentale il corretto contatto tra la pala del calcio e il viso. Mentre per i tiri più lontani, dove viene richiesta una maggiore precisione, bisognerà tener conto anche della possibilità di usare il secondo mirino posizionato nella zona centrale della bindella. Per eseguire un gesto tecnico corretto queste fasi dovranno essere svolte in modo armonico e coordinato tra di loro, evitando interferenze o interruzioni.
Nel prossimo articolo parleremo del- la programmazione dell’allenamento per la disciplina del tiro dinamico sportivo.