Gli schemi motori di base e le capacità motorie di un tiratore sono le fondamenta per organizzare una specifica e personalizzata programmazione dell’allenamento che ha come scopo il miglioramento della performance.
Quando ci si trova di fronte ad un nuovo atleta che vorrebbe essere seguito tecnicamente, fisicamente e/o mentalmente tramite un programma di allenamento specifico per lo sport di suo interesse, in questo caso il tiro a volo, un buon tecnico, inizialmente, deve porre numerose domande prima di realizzare le schede di allenamento, così da avere un’anamnesi generale e specifica del soggetto che ha di fronte.
Le domande principali da porre riguardano le seguenti argomentazioni:
- Dettagli base (peso, altezza, età, sesso).
- Dettagli generali (lavoro praticato, disponibilità alla frequenza degli allenamenti, tempo a disposizione, stile di vita, obiettivi prefissati).
- Dettagli clinici (stato di salute generale e patologie conclamate).
- Dettagli sportivi (sport praticati negli anni passati, livello agonistico raggiunto, per quanto tempo sono stati svolti e da quanto tempo interrotti).
- Dettagli sul livello fisico (test valutativi specifici per lo sport di interesse).
Successivamente, basandosi sugli schemi motori di base e sulle capacità motorie principalmente utilizzate per il tiro a volo, si avrà la possibilità di organizzare una specifica e personalizzata programmazione dell’allenamento avente come scopo il miglioramento della performance. Entrando nel dettaglio:
SCHEMI MOTORI DI BASE: sono le prime espressioni globali di movimento e comprendono le azioni più comuni che si utilizzano ogni giorno (camminare, correre, saltare, strisciare, lanciare, arrampicare, rotolare) (Cilia, Ceciliani, Dugnani, & Monti, 1996). Fanno parte dei primi movimenti svolti dai bambini, con il tempo e l’esperienza vengono migliorati per poi essere utilizzati come base dei gesti più complessi, come quelli sportivi.
CAPACITA’ MOTORIE: sono un insieme di predisposizioni e potenzialità motorie fondamentali, contribuiscono alla prestazione dell’individuo, sono sottostanti a una varietà di abilità o di compiti fino a diventare una componente della struttura di quelle abilità (Magill, 2001). In generale, sono qualità durature, caratteristiche personali su cui influiscono la genetica e l’esperienza, al contrario delle abilità che vengono apprese nel corso della vita (Sotgiu, 1988).
Come riassunto in Tabella 1, le capacità motorie possono essere divise in tre macro-aree principali:
- capacità coordinative: primariamente determinate dai processi nervosi che controllano e regolano i movimenti.
- Capacità condizionali: primariamente determinate da processi energetici.
- Mobilità articolare: primariamente determinata dal grado di estensibilità dei muscoli che circondano l’articolazione.
Nel tiro a volo, per migliorare significativamente la prestazione sportiva, devono essere allenate molte delle capacità sopra elencate. Solo grazie ad una programmazione dell’allenamento mirata al miglioramento di queste capacità motorie si potranno raggiungere i massimi livelli prestativi personali. Nel prossimo articolo verrà introdotta la programmazione dell’allenamento per lo sport del tiro a volo.
BIBLIOGRAFIA:
- Cilia, G., Ceciliani, A., Dugnani, S., & Monti, V. (1996). L’educazione fisica. Le basi scientifiche del controllo e dello sviluppo del movimento. PICCIN.
- Magill, R. (2001). Motor learning: concepts nd applications (6th ed.). Dubunque, IA: McGraw-Hill.