Nel tiro dinamico sportivo, un ruolo importante è dato all’allenamento della tecnica, tuttavia, per raggiungere i massimi livelli prestativi è fondamentale abbinarci una buona preparazione fisica e mentale.

Essendo uno sport nato recentemente, risulta difficile trovare in bibliografia una classificazione fisiologica-biomeccanica. Però, esaminando il gesto tecnico svolto da parte dei tiratori e l’organizzazione degli esercizi (stages) nelle gare principali, potrebbe essere identificato come sport posturale e di precisione e rientrare nelle attività di destrezza con medio impegno muscolare, media percentuale di masse muscolari impegnate e media forza muscolare distrettuale richiesta.

SHOTGUN: OTTIMIZZARE IL CONTROLLO MOTORIO

In base alle caratteristiche dell’attività sportiva presa in esame, considerando le numerose variabili che possiamo ritrovare nelle gare di tiro, prendendo in considerazione una gara nazionale, composta da 12 stages, possiamo pianificare degli allenamenti fisici funzionali utili per affrontare al meglio la competizione.

Il tiratore, nell’arco della competizione (durata dalle 6 alle 8 ore) si troverà a svolgere una dozzina di stages e a sparare dalle 150 alle 180 cartucce (80% pallini, 20% palla e pallettoni c.a.).

Per svolgere al meglio l’esercizio, il tiratore dovrà aver raggiunto un buon livello fisico, così da gestire al meglio i movimenti ed arrivare nella shooting area nelle migliori condizioni fisiche e mentali possibili.

Grazie ad esercizi specifici per l’ottimizzazione del controllo motorio, della respirazione e della forza muscolare, il tiratore sarà in grado di migliorare la propria condizione psico-fisica e di conseguenza la performance.